La stagione che più di tutte amo, senza ombra di dubbio è l'autunno. Gli alberi si colorano, i normali cicli scuola-lavoro rincominciano, si intagliano le zucche per Halloween, le giornate si accorciano e tutto diventa più poetico, ma soprattutto, ci ritroviamo ricoperti di foglie dai mille colori caldi.
In autunno cosa c'è di meglio se non utilizzare le materie prime che la natura ci offre per creare i nostri laboratori educativi-creativi?
Anziché spendere soldi in materiali, per creare delle tavole sensoriali di ispirazione Montessoriana, possiamo usare proprio loro: le foglie autunnali.
Vediamo cosa ci servirà:

- Fogli rigidi da disegno  o cartoncini spessi)A5;
- Scotch biadesivo  e colla vinilica;
- Colori a tempera
- Una bottiglia di plastica vuota
- Tante, tantissime foglie autunnali di ogni colore e dimensione.

Per prima cosa, andiamo in giardino e raccogliamo un bel sacchetto di foglie autunnali appena cadute dagli alberi. Vanno bene sia grandi che piccole, di colore giallo o più aranciato, foglie più lisce o ruvide e così via.


Prendiamo un foglio di carta rigida e scegliamo le foglie che più ci piacciono per comporre il nostro disegno/tavola sensoriale d'autunno.


Con lo scotch biadesivo attacchiamo le foglie sul nostro cartoncino formando la composizione che più preferiamo. Possiamo scegliere foglie tutte dello stesso colore, di dimensioni diverse oppure variare come più ci piace: l'unica regola  riempire tutto il cartoncino.


Quando la nostra tavola sensoriale sarà riempita di foglie, prendiamo una spugnetta, un pennello e dei colori a tempera per decorare le foglie. Il consiglio è di utilizzare colori caldi autunnali, come il rosso, giallo e marroncino per rendere il disegno più verosimile. Con i colori possiamo disegnare il contorno delle foglie con un pennello o colorare tutte le foglie con una spugnetta: l'effetto colore vi sorprenderà!

Poi, con una bottiglia, possiamo creare un'altra tavola sensoriale in 3d: prendiamo una bottiglia di plastica vuota e con la colla vinilica ci attacchiamo le foglie autunnali che più ci ispirano ( meglio se sono belle grandi e non troppo rigide).

Lasciamo asciugare per qualche minuto e con una spugnetta coloriamo la nostra bottiglia così come abbiamo fatto con i cartoncini. Per decorarla possiamo utilizzare dello spago da legare al centro della bottiglia, come se fosse un fiocchetto decorativo.
Et voilà, abbiamo creato le nostre tavole sensoriali Montessori con le foglie d'autunno.



Perché questo DIY é educativo?
- stimola la creatività
- stimola i sensi
- stimola coordinazione occhio-mano
- è ecologico-educativo
- è indicato per chi lavora nel sociale (bambini, anziani, diversamente abili)

Spero ne traiate ispirazione! Al prossimo DIY educativo-creativo!

 Il Natale  si avvicina sempre più e come tutti gli anni sono in ritardo con le varie ed eventuali decorazioni, addobbi in tema etc., ma soprattutto é già iniziato dicembre e non ho nemmeno il calendario dell'avvento! (tradizione irrinunciabile per la mia famiglia). Che fare quindi?
Ho unito la mia idea di "fabbricare" qualcosa di educativo a tema natalizio e la necessità di un calendario dell'avvento: nasce così il Christmas Countdown Jar, ovvero, il Barattolo dell'Avvento. Vediamo come l'ho realizzato!


Per realizzare il vostro barattolo dell'avvento personale vi serviranno:
- un barattolo di vetro di medie dimensioni
- un foglio A4 colorato (oppure decorato un programma tipo photoshop o picmonkey con la fantasia/colore natalizio che preferite, ovviamente stampato dal pc)
- un po' di sale grosso da cucina
-  nastri, fiocchi natalizi di stoffa, tulle, carta lucida da regalo, etc.
- scotch o colla vinilica, un paio di forbici, matita e pennarelli colorati.

Inizialmente ho scaricato un'immagine/trama di sfondo natalizia da Google (che potete scaricare qui), dopodiché l'ho stampata nelle dimensioni di un foglio A4. Successivamente ho diviso con un righello e una matita il foglio in 25 quadratini che saranno i bigliettini per il mio barattolo dell'Avvento.
Così li ho tagliati con le forbici e con i pennarelli ho iniziato a scrivere su ognuno di essi un pensiero positivo sul Natale o un'attività natalizia che sarebbe carino fare (come ad esempio guardare un film natalizio o uscire per bere una cioccolata calda).



Per decorare il barattolo possiamo utilizzare un etichetta personalizzata come quella che ho creato io e che potete scaricare qui oppure potete disegnarla direttamente su un foglio di carta anche utilizzando della stoffa o altri materiali di riciclo. Io l'ho creata usando un sito di grafica on line e dopo averla stampata e ritagliata, l'ho attaccata con lo scotch al mio barattolo.


Ora, aggiungete il sale grosso da cucina nel vostro barattolo (per ricreare l'effetto "ghiaccio") e inserite tutti i bigliettini al suo interno.
Per finire,  decorate il tappo con fiocchi, adesivi, glitter o come preferite; avvolgete il vostro barattolo in un bel fiocco rosso natalizio et voilà! Ora ogni mattina del mese di dicembre potete pescare a sorpresa nel vostro Christmas Countdown Jar un pensiero natalizio creato da voi (o anche due, se come me non avete iniziato il countdown proprio il primo dicembre)!

Perché questo DIY é educativo? Innanzitutto é una attività creativa e ideale per rafforzare il pensiero positivo, assolutamente versatile che si presta a tanti contesti educativi differenti, dalla scuola dell'infanzia ai centri anziani e per persone diversamente abili, in quanto mette in moto la fantasia e favorisce un clima sereno nel gruppo. Ideale per bambini e adulti nei contesti familiari, per rinsaldare i legami emotivo-affettivi tra genitori e figli.

Spero che questo DIY vi sia stato utile, a presto con altri progetti creativi-educativi!

Oggi come oggi, la realtà sociale è molto più complessa di com'era 10, 20 anni fa. Una realtà in cui troviamo molte tipologie di famiglie realistiche (e non utopiche) che, nella diversità contribuiscono a ricreare il nostro concetto simbolico di cosa sia una famiglia nel 2016.

Ormai di educazione, e di come dovrebbero essere educati i bambini ne parla sempre più troppa gente (e perlopiù a sproposito) che non ha le competenze ed un percorso di studi adeguato per poterlo fare (aka" sono una mamma QUINDI so come si educa un bambino!*Allora fammi indovinare un po', cosa ho studiato a fare scienze dell'educazione se poi basta partorire per avere la scienza infusa sulle questioni pedagogiche ed educative?* Mistero!)

La domanda che sento più spesso da chi ancora è legato allo stereotipo di quella famiglia tradizionale, sacra e tanto legata all'immaginario collettivo più che ad una realtà concreta, è la seguente:
"Che educazione possono dare due padri, due madri un bambino? " 

Ed io rispondo sempre: " la stessa che tu  dai ai tuoi figli: un'educazione basata sul rispetto, sull'amore reciproco. E' tutto questo quello dovrebbe essere l'educazione dei genitori ai propri figli."

Rispetto delle differenze, equità, ma soprattutto, amore. Niente di nuovo dunque.

Ma se l'ovvio non dovesse convincere come argomentazione, è sempre bene ricordare che:“L’Associazione Italiana di Psicologia ricorda che le affermazioni secondo cui i bambini, per crescere bene, avrebbero bisogno di una madre e di un padre, non trovano riscontro nella ricerca internazionale […]. Infatti i risultati delle ricerche psicologiche hanno da tempo documentato come il benessere psico­sociale dei membri dei gruppi familiari non sia tanto legato alla forma che il gruppo assume, quanto alla qualità dei processi e delle dinamiche relazionali che si attualizzano al suo interno. In altre parole, non sono né il numero né il genere dei genitori a garantire di per sé le condizioni di sviluppo migliori per i bambini, bensì la loro capacità di assumere questi ruoli e le responsabilità educative che ne derivano. In particolare, la ricerca psicologica ha messo in evidenza che ciò che è importante per il benessere dei bambini è la qualità dell’ambiente familiare che i genitori forniscono loro, indipendentemente dal fatto che essi siano dello stesso sesso.”

Lo stesso orientamento ha l’American Psychoanalytic Association: “E’ nell’interesse del bambino sviluppare un attaccamento verso genitori coinvolti, competenti e capaci di cure. La valutazione di queste qualità genitoriali dovrebbe essere determinata senza pregiudizi rispetto all’orientamento sessuale”.
Un nonno, un nonno e una nonna, un solo genitore biologico, due genitori adottivi, due figure genitoriali omogenitoriali, una mamma e una zia, etc. Ciò che conta, ciò che rende una famiglia davvero una famiglia con la F maiuscola, è la relazione basata sull'amore reciproco.
Questo è l'ingrediente fondamentale, che mette a tacere tutte quelle chiacchere della gente sulla "famiglia tradizionale".


Dal punto di vista educativo, il concetto di famiglia si basa sull'interazione tra i vari membri che la costituiscono e sull'aver costruito relazioni affettive profonde tra essi, relazioni che ogni giorno si co-costruiscono (e ciò dovrebbe avvenire) nel rispetto dell'altro. Rispettando la diversità altrui, quello del genitore è un ruolo di guida a cui a figli non si devono sottomettere per timore, ma accettare serenamente provando stima e rispetto per l'adulto. I presupposti per un clima familiare sereno sono l'empatia, la solidarietà, l'affettività, e il rispetto reciproco. Tutti valori che, indipendentemente dal sesso delle figure genitoriali, concorrono ad una educazione sana e serena dei bambini.

Ma si sa siamo in italia, dove le lezioni sul concetto di famiglia ce le danno i preti, dove i diritti dei bambini vengono calpestati in nome dell'ipocrisia e di chi, non avendo le competenze per farlo, elargisce opinioni personali dettate dall'ignoranza su cosa sia meglio per la crescita sana e serena di un bambino.

(E, se per mettere a tacere altre chiacchere sulla famiglia tradizionale, tutto questo non dovesse bastare, basta soffermarsi a pensare che, fortunatamente, siamo in un 2016 che dovrebbe essere civile, mentre il Medioevo l'abbiamo abbandonato da un pezzo. Anche se alcuni, forse pensano il contrario!)